Con disturbi dell’età evolutiva intendiamo tutte le manifestazioni cliniche, sintomatiche e di disagio manifestato da bambini e ragazzi durante l’età dello sviluppo, ossia quella fascia d’età che va dall’infanzia all’adolescenza (0-18 anni).
La crescita e lo sviluppo in generale è molto faticoso per i bambini e per gli adolescenti, che sono messi continuamente alla prova sia nel contesto familiare, con i pari e nel mondo sociale in generale. Cambiamenti di vita importanti come ad esempio la separazione dai genitori, il progressivo inserimento scolastico, il rapporto con gli insegnanti ecc., eventuali trasferimenti, lutti importanti possono costituire eventi di vita particolarmente traumatici e fonte di stress per il bambino, il quale spesso, non riuscendo a comunicare espressamente il suo disagio lo manifesta a livello comportamentale e sintomatico. Molto frequenti nell’età evolutiva possono essere episodi di ansia, depressione e ritiro sociale, condotte oppositive o rigidità comportamentali, disturbi dell’attaccamento. Il riconoscimento di questi segnali di malessere, un’attenta osservazione del comportamento disadattivo dei bambini da parte di un clinico fin dalla tenera età, costituiscono una misura d’intervento molto importante per un trattamento tempestivo ed efficace, rivolto ad evitare l’acutizzazione del problema presentato.
Dott.ssa Maria Anna Di Meo
Psicologa, Psicoterapeuta
Psicologa, Psicoterapeuta a Pozzuoli (NA)
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